Trapianto d'organi, perché è importante dire sì alla donazione

                            

Dal 2006 la nostra Unità Operativa di Anestesia e Rianimazione esegue interventi di prelievi di organi e tessuti che permettono di ridare speranza di vita a molti pazienti in attesa, esaudendo le ultime volontà del donatore attraverso un atto di estremo altruismo e generosità.


Il maggiore limite nel trapianto è rappresentato dalla difficoltà di reperimento dei donatori, che sono numericamente molto inferiori rispetto ai pazienti in attesa di un organo compatibile. Gli organi, i tessuti e le cellule emopoietiche non possono essere costruiti artificialmente, per cui diventa essenziale la figura dei donatori che, con la loro generosità, contribuiscono a rispondere in modo efficace alle tante richieste dei pazienti in attesa di trapianto.


Spesso l’intervento di trapianto si traduce in una terapia salvavita: ogni anno, grazie ad esso, migliaia di persone trovano una cura efficace e tornano a una vita piena. Solo lo scorso anno presso la nostra Azienda sono stati eseguiti in tutto 57 prelievi di tessuto e organi, e sono stati procurati tre donatori multiorgano.


«Per poter permette tutto questo esiste una grande organizzazione: centinaia di professionisti che operano con abnegazione sviluppando cultura e nello stesso tempo umanità – spiega il Dott. Roberto Keim, direttore DAEU (Dipartimento Area Emergenza e Urgenza) e Responsabile del Prelievo e Trapianti – La consapevolezza di appartenere a una grande comunità scientifica che permette di donare il "sorriso della vita" a persone che lo hanno perso inorgoglisce tutti noi ed è uno sprone per migliorare questo percorso di generosità. Ringrazio tutti i miei compagni di viaggio, tra cui la Dott.ssa Silvia Como, Referente Infermieristica COP (Coordinamento Ospedaliero Procurement) di I° livello, La Dott.ssa Noemi Sacchi, Medico COP di I° livello, e l’Infermiera COP di I° livello Silvia Beretta, che giornalmente permettono, in assoluta sicurezza medico legale, che dal dolore per la perdita di un proprio caro nasca una possibilità di nuova vita per un altro essere umano che soffre. La Cultura della Donazione si sta diffondendo nella nostra Società e tutti noi dobbiamo essere i veicoli di questo messaggio: la donazione di organi e tessuti è un prezioso regalo per la vita: il più grande».


«Esprimere la propria volontà è di fondamentale importanza perché permette ad ogni cittadino di esercitare un proprio diritto e in caso di necessità, sollevare i propri cari da una scelta spesso sofferta – aggiunge il Direttore Generale Marco Passaretta - Donare è e resta un gesto di grande generosità in un momento di immenso dolore. Il mio ringraziamento più vivo va a tuti coloro che decidono di compierlo e a tutti gli specialisti aziendali che con grande professionalità e rispetto trasformano la sofferenza in nuove opportunità di vita».

 

Chi può donare? Di norma il potenziale donatore d’organi è una persona deceduta a causa di una lesione cerebrale irreversibile, che causa cioè la completa distruzione delle cellule cerebrali. Esiste anche un’altra possibilità di donazione di organi, tra persone viventi, che è consentita tra familiari e consanguinei, dove il donatore è una persona sana che dona una parte di sè al ricevente.

Chi decide? La donazione di organi e tessuti può avvenire se il defunto ha espresso in vita la volontà di diventare donatore attraverso uno dei modi previsti dalla legge. Nel caso in cui la persona non si fosse espressa in vita, la donazione può essere eseguita solo se i familiari aventi diritto non si oppongono.

Come diventare donatore? Per dichiarare la propria volontà sulla donazione di organi e tessuti si può scegliere tra diverse modalità. Per avere maggiori informazioni consulta il link https://www.trapianti.salute.gov.it/trapianti/menuContenutoCnt.jsp?lingua=italiano&area=cnt&menu=cittadini&sottomenu=diventare.

 

Grazie per averci contattato.

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