Giornata Mondiale dell’Epatite – 28 luglio

“Più prevenzione e diagnosi precoce per combattere le malattie del fegato”

 

Il 28 luglio si celebra la Giornata Mondiale dell’Epatite, un’occasione fondamentale per sensibilizzare la popolazione sull’importanza della prevenzione, diagnosi precoce e trattamento tempestivo di una malattia spesso sottovalutata, ma con gravi conseguenze. "L’epatite può rimanere a lungo silente e solo la diagnosi precoce può evitare complicanze gravi come la cirrosi o il cancro al fegato", avverte la dott.ssa Isabella Carderi dell’Ospedale di Lovere.

Che cos’è l’epatite

L’epatite è un’infiammazione del fegato che può avere cause virali (come i virus dell’epatite A, B, C, D, E) o non virali, come abuso di alcol, disturbi metabolici, farmaci o reazioni autoimmuni. Mentre le forme acute possono guarire spontaneamente, quelle croniche possono evolvere in fibrosi, cirrosi e, nei casi più gravi, in carcinoma epatico.

Oggi nel mondo oltre 300 milioni di persone convivono con un’epatite cronica, spesso inconsapevoli. L’epatite virale è definita una “epidemia silenziosa”: il 90% dei malati non sa di esserlo.

Le principali cause

  1. Cause virali

I virus epatici principali sono:

  • Epatite A: trasmessa per via oro-fecale, da acqua o cibo contaminati. Guarisce spontaneamente ma è molto contagiosa.
  • Epatite B: può diventare cronica nel 5% dei casi e si trasmette con sangue, liquidi biologici o durante il parto.
  • Epatite C: più facilmente cronica (60-85% dei casi), ha gli stessi rischi e modalità di trasmissione della B.
  • Epatite D: compare solo insieme alla B e ne peggiora il decorso.
  • Epatite E: simile alla A, pericolosa soprattutto in gravidanza.

Altri virus (come il citomegalovirus, l’herpes o il Covid-19) possono colpire il fegato.

  1. Cause non virali
  • Steatoepatite metabolica (MASH): è la forma più grave della steatosi epatica, favorita da obesità, diabete, ipertensione, colesterolo alto. È oggi una delle principali cause di malattia epatica nel mondo occidentale.
  • Epatopatia alcolica: collegata all’abuso cronico di alcol, può portare a necrosi epatica.
  • Epatite autoimmune: causata da un attacco del sistema immunitario contro il fegato.
  • Epatiti farmacologiche: provocate da farmaci come metotrexato, amiodarone, isoniazide.

Sintomi e diagnosi

Spesso l’epatite non dà sintomi. Quando presenti, possono includere febbre, nausea, stanchezza, dolori articolari, urine scure, prurito, fino all’ittero. Spesso emerge durante esami del sangue di routine.

La diagnosi parte da una visita medica e esami ematici specifici, eventualmente seguiti da ecografia, Fibroscan, TAC, risonanza o biopsia epatica.

Trattamenti

  • Le epatiti B e C si curano con farmaci efficaci: per la B è disponibile una terapia a lungo termine; per la C oggi si ottiene la guarigione in 2-3 mesi nel 98% dei casi.
  • Per le epatiti non virali (come MASH o alcoliche) si interviene modificando stile di vita, alimentazione e, in futuro, con nuovi farmaci in fase di sviluppo.

Prevenzione: la chiave per fermare l’epidemia

La prevenzione rimane l’arma più potente contro l’epatite:

  • Vaccini: sono disponibili e raccomandati per epatite A e B. Dal 1991 il vaccino per la B è obbligatorio in Italia.
  • Screening gratuito: attivo in diverse regioni italiane, come la Lombardia, per individuare l’epatite C in soggetti inconsapevoli.
  • Educazione alla salute: promuovere stili di vita sani, igiene personale, evitare tatuaggi e piercing in ambienti non sicuri, rapporti sessuali protetti.
  • Alimentazione e movimento: fondamentali per prevenire le epatiti metaboliche.

Una rete di collaborazione tra medici di base, epatologi, diabetologi, nefrologi, cardiologi e i servizi per le dipendenze è essenziale per una gestione integrata dei pazienti a rischio.

Conclusione

L’epatite è una malattia che può essere prevenuta, diagnosticata e curata. Ma per farlo è necessario aumentare la consapevolezza, promuovere i test, migliorare l’accesso alle cure e rafforzare l’educazione sanitaria. La Giornata Mondiale dell’Epatite ci ricorda che agire oggi significa salvare vite domani.

 

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