Reparto

Medicina del Lavoro

Uffici e Strutture Aziendali
Indirizzo

Via Paderno, 21

24068 Seriate (BG)

E’ una struttura di staff del Direttore Sanitario 

Con il D. Lgs. 9.4.2008 n. 81 si è provveduto al riassetto delle norme vigenti in materia di salute e sicurezza dei lavoratori, riordinando e coordinando le stesse in un unico testo normativo. 

 

Il datore di lavoro ha l’obbligo di procedere con il supporto del medico competente in possesso dei titoli di cui all’art. 38 all’organizzativa della sorveglianza sanitaria. 

 

Il datore di lavoro assicura al medico competente le condizioni necessarie per lo svolgimento di tutti i suoi compiti garantendone l’autonomia. Il medico competente può avvalersi, per accertamenti diagnostici, della collaborazione di medici specialisti scelti in accordo con il datore di lavoro che ne sopporta gli oneri. 

 

L’attività di medico competente è svolta secondo i principi della medicina del lavoro e del codice etico della Commissione internazionale di salute occupazionale (ICOH). 

 

La SS di Medicina del Lavoro è struttura che, per quanto collocata in Staff alla Direzione Sanitaria, svolge funzione trasversale garantendo tutti gli adempimenti previsti dal D. Lgs. 81/08 e supporto tecnico consulenziale a tutte le articolazioni organizzative aziendali.

Ci occupiamo di:
  • Il medico competente svolge ai sensi dell’art. 25 del D. Lgs. 81/08 le seguenti competenze: 
  • collabora con il datore di lavoro e con il servizio di prevenzione e protezione alla valutazione dei rischi, anche ai fini della programmazione, ove necessario, della sorveglianza sanitaria, alla predisposizione della attuazione delle misure per la tutela della salute e della integrità psico-fisica dei lavoratori, all’attività di formazione e informazione nei confronti dei lavoratori, per la parte di competenza, e alla organizzazione del servizio di primo soccorso considerando i particolari tipi di lavorazione ed esposizione e le peculiari modalità organizzative del lavoro. Collabora inoltre alla attuazione e valorizzazione di programmi volontari di “promozione della salute”, secondo i principi della responsabilità sociale; 
  • programma ed effettua la sorveglianza sanitaria attraverso protocolli sanitari definiti in funzione dei rischi specifici e tenendo in considerazione gli indirizzi scientifici più avanzati; 
  • istituisce, aggiorna e custodisce, sotto la propria responsabilità, una cartella sanitaria e di rischio per ogni lavoratore sottoposto a sorveglianza sanitaria. 
  • consegna al datore di lavoro, alla cessazione dell’incarico, la documentazione sanitaria in suo possesso, nel rispetto delle disposizioni di cui al decreto legislativo del 30 giugno 2003 n. 196, e con salvaguardia del segreto professionale; 
  • consegna al lavoratore, alla cessazione del rapporto di lavoro, la documentazione sanitaria in suo possesso e gli fornisce le informazioni riguardo la necessità di conservazione;
  • invia  all’ISPESL,  esclusivamente  per  via  telematica,  le  cartelle  sanitarie  e  di  rischio  nei  casi previsti dal presente decreto legislativo, alla cessazione del rapporto di lavoro, nel rispetto delle disposizioni di cui al decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196. 
  • fornisce informazioni ai lavoratori sul significato della sorveglianza sanitaria cui sono sottoposti e, nel caso di esposizione ad agenti con effetti a lungo termine, sulla necessità di sottoporsi ad accertamenti  sanitari  anche  dopo  la  cessazione  dell’attività  che  comporta  l’esposizione  a  tali agenti. Fornisce altresì, a richiesta, informazioni analoghe ai rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza; 
  • informa ogni lavoratore interessato dei risultati della sorveglianza sanitaria e, a richiesta dello stesso, gli rilascia copia della documentazione sanitaria; 
  • comunica per iscritto, in occasione della riunione periodica, al datore di lavoro, al responsabile del servizio di prevenzione protezione dai rischi, ai rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, i risultati anonimi collettivi della sorveglianza sanitaria effettuata e fornisce indicazioni sul significato di detti risultati ai fini della attuazione delle misure per la tutela della salute e della integrità psico- fisica dei lavoratori; 
  • visita gli ambienti di lavoro almeno una volta all’anno o a cadenza diversa che stabilisce in base alla valutazione dei rischi; 
  • partecipa alla programmazione del controllo dell’esposizione dei lavoratori i cui risultati gli sono forniti con tempestività ai fini della valutazione del rischio e della sorveglianza sanitaria. 
  • Il medico competente esegue la sorveglianza sanitaria: 
  • nei casi previsti dalla normativa vigente, 
  • qualora il lavoratore ne faccia richiesta e la stessa sia ritenuta dal medico competente correlata ai rischi lavorativi, 
  • La sorveglianza sanitaria comprende: 
  • visita  medica  preventiva  intesa  a  constatare  l’assenza  di  controindicazioni  al  lavoro  cui  il lavoratore è destinato al fine di valutare la sua idoneità alla mansione specifica; 
  • visita medica periodica per controllare lo stato di salute dei lavoratori ed esprimere il giudizio di idoneità alla mansione specifica. La periodicità di tali accertamenti, qualora non prevista dalla relativa normativa, viene stabilita, di norma, in una volta l’anno. Tale periodicità può assumere cadenza diversa, stabilita dal medico competente in funzione della valutazione del rischio. L’organo di vigilanza, con provvedimento motivato, può disporre contenuti e periodicità della sorveglianza sanitaria differenti rispetto a quelli indicati dal medico competente; 
  • visita medica su richiesta del lavoratore, qualora sia ritenuta dal medico competente correlata ai rischi professionali o alle sue condizioni di salute, suscettibili di peggioramento a causa dell’attività lavorativa svolta, al fine di esprimere il giudizio di idoneità alla mansione specifica; 
  • visita medica in occasione del cambio della mansione onde verificare l’idoneità alla mansione specifica; 
  • visita medica alla cessazione del rapporto di lavoro nei casi previsti dalla normativa vigente. Le visite mediche non possono essere effettuate: 
  • in fase preassuntiva; 
  • per accertare stati di gravidanza; 
  • negli altri casi vietati dalla normativa vigente. 
  • Le visite mediche sono altresì finalizzate alla verifica di assenza di condizioni di alcol dipendenza e di assunzione di sostanze psicotrope e stupefacenti. 
  • Il medico competente, sulla base delle risultanze delle visite mediche, esprime uno dei seguenti giudizi relativi alla mansione specifica: 
  • idoneità; 
  • idoneità parziale, temporanea o permanente, con prescrizioni o limitazioni; 
  • inidoneità temporanea; 
  • inidoneità permanente. 
  • Dei giudizi, il medico competente informa per iscritto il datore di lavoro e il lavoratore. 

Grazie per averci contattato.

Errore